Curiosità (e domande frequenti)

Eh Rick? Ma quanti modi esistono di fotografare una persona?

Principalmente, dal mio punto di vista, esistono TRE tipi di ritratto

  • Ritratto Ambientato
    • Significa ritrarre una persona in un determinato ambiente. L'ambiente circostante fa parte della storia, della narrazione. L'ambiente è funzionale per parlare del protagonista.
      • Esempio facile facile: un'officina e un meccanico. L'officina aiuta a contestualizzare, e immediatamente a raccontare chi è la persona fotografata. Lo stesso vale per un cuoco in una cucina, eccetera eccetera hai capito quello che intendo
      • Esempio super banalissimo: un surfista al mare. Il mare è funzionale a raccontare e dare un senso di appartenenza alla persona ritratta. Il giusto contesto appunto.
    • Questo è il genere migliore in assoluto quando si vuole parlare non solo della persona, ma della sua storia.
  • Ritratto Puro e Semplice
    • Significa focalizzarsi al 100% sulla persona. Significa Cogliere l'Anima. Non esiste un ambiente, o è talmente irrilevante da non spostare una virgola rispetto a quel che già capiamo dagli occhi del soggetto. A volte bastano appunto solamente gli occhi a raccontare un po' della persona che stiamo osservando.
      • Esempio: ritratto in studio con fondale (non deve necessariamente essere fatto in un vero studio e non serve nemmeno un vero fondale).
    • Questo è il genere migliore per ottenere una foto pulita, senza distrazioni, per potersi concentrare sul soggetto e lasciarci emozionare da quel che trasmettono i suoi occhi, le sue espressioni. La qualità della luce, mai come in questo caso, diventa fondamentale per enfatizzare diversi aspetti della persona. Una luce contrastata, con ombre marcate ad esempio, aggiunge dramma. Viceversa una luce molto soffusa mette serenità e comunica sensazioni tranquille.
  • Ritratto Spontaneo
    • Significa ritrarre una persona nel momento. Significa Cogliere l'Attimo. Significa "limitarsi" a documentare e non costruire, elaborare, pensare, pre-produrre una foto. La maggior parte delle persone le chiama "foto rubate", io invece li chiamo "momenti regalati", perché sono quelle frazioni di secondo di cui nessuno è consapevole, che accadono e spariscono in un lampo senza lasciare traccia... a meno che non ci sia qualcuno pronto a coglierli e appunto a regalarli poi all'eternità

Esistono probabilmente altri modi di definire un ritratto, e altre categorie, ma per me queste sono le più significative.

Hai uno studio fotografico?

No, non ho un classico studio fotografico, ma posso trasformare in un set praticamente ogni ambiente che mi trovo davanti. Preferisco fotografare in esterna, ma anche l'ambiente domestico offre numerose opportunità creative.

Fotografo principalmente in un modo "ibrido": adoro utilizzare luci da studio amalgamandole alla scena che mi ritrovo davanti. Se vai a curiosare nelle sezioni "Lifestyle" e "Ricordi Indelebili" soprattutto, quasi tutti i ritratti che trovi sono realizzati con questa tecnica. In alcuni casi, il flash non si vede e sembra luce naturale, in altri è molto evidente, e lo scenario che ti trovi davanti sembra chiaramente un set da studio, anche se lo sfondo è un ambiente reale e non un fondale. La logica è creare più o meno enfasi nella foto, renderla più o meno cinematografica. 

Oh Rick? Come mi vesto per il servizio fotografico?

La mia risposta è immancabilmente questa: vestiti come ti senti bene e bello tu. Così non si sbaglia mai. Poi ovviamente da qui si può partire a ragionarne.

Ci sono delle teorie psicologiche per le quali un determinato vestiario (e ancor di più il colore degli indumenti) ha moooooltissimo senso in funzione delle foto che andremo a fare (banalmente, se ti metti un vestito da sera e ci troviamo a far foto di pomeriggio in un bosco, ecco... tanto vale prendere un pugno in un occhio. Se dobbiamo far risaltare un pancione e vuoi indossare un felpone da rapper, ecco, magari anche no). 

Meglio indossare sempre abiti che non abbiano troppe fantasie, troppo appariscenti e sbrilluccicanti, perchè distraggono e rubano la scena, portando l'occhio immancabilmente ad essere attratto lì come prima cosa. Sarebbe meglio sempre indossare abiti con meno colori possibili, e possibilmente di colori poco accesi, pastello.

Rispettare la teoria dei colori aiuta tantissimo a rafforzare l'immagine. La cosa migliore sarebbe sempre vestirsi con colori che si sposano bene in funzione dell'ambiente in cui ci troviamo. I colori complementari sono potentissimi (ad esempio un abito rosso quando si è immersi nel verde). Il tono su tono è altrettanto forte (blu sull'azzurro del mare).

Poi, su tutte queste teorie e chiacchiere, vince sempre la prima risposta: se il tuo indumento preferito, quello che ti ricorda la tua infanzia o un momento fondamentale della tua vita, quello che ti fa star bene, è un felpone con gli strass dai colori arcobaleno, gli anfibi chiodati ecc, indossa quello. Probabilmente sto sbagliando io nel valutare l'ambiente ideale a far le foto a TE.

Sì ma Rick? Quanto dura il servizio?

La risposta è Dipende. Da troppi fattori per riuscire a parlartene con chiarezza. Ti dico solo che sarà mia cura non stancarti mai. Sarà mia cura e mia responsabilità essere in grado di portare a casa il risultato senza farti desiderare la morte. Anzi, cercherò pure di farti divertire. Uno dei complimenti che mi sento più spesso fare e che mi fa più piacere (soprattutto perché arriva di solito dai bambini) è questo: abbiamo già finito? Ecco che l'esperienza stessa del servizio si trasforma in un'occasione di divertimento, un passatempo, uno stacco dalla frenetica e fastidiosa realtà.

Oddio Rick! Ma io non ho mai posato in vita mia! Come facciamo?

Io ODIO le pose. Un essere umano non è un manichino e non mi piace muoverlo come una pedina. Non ci credo, non hanno senso se non in determinati contesti. Detto questo, non ti abbandonerò mai durante il servizio. Ti darò tutte le indicazioni che servono per esprimere te stesso. E se serve, ti racconterò una storia e ti farò immaginare una scena, quando non riusciremo ad essere naturali. Don't worry

Eh Rick, io non sono per niente fotogenico! Con me non riuscirai a fare delle belle foto!

Allora, non lo so se riuscirò a farti delle belle foto. Io ci provo sempre con tutto me stesso. Ma una cosa è sicura e te la posso incidere con lo scalpello sulla pietra: non esiste essere fotogenici o meno. Il compito di un fotografo è quello di far apparire per quello che è, o meglio, una persona. È solo questione di conoscere la luce e di qualità della luce (se ti fai una foto con il sole delle quattordici in faccia, non c'è miracolo che possa farti tenere gli occhi aperti, ed evitarti le occhiaie da panda); è questione di far sentire a proprio agio la persona che si vede puntata in faccia la fotocamera (quasi nessuno è abituato a farsi fotografare, nessuno di noi è nato attore); è questione di saper enfatizzare i pregi di una persona e minimizzare le debolezze. Punto. Non ci sono altri ingredienti nella ricetta

Riccardino elabora le sue foto?

La risposta brevissima è: assolutamente sì!

Dipende da cosa hai in mente con "elaborare la foto"

La post-produzione (tutto ciò che avviene dopo il click) è fondamentale per enfatizzare uno scatto e renderlo un'immagine. Le fotocamere digitali (anche gli smartphone) hanno tutte un sistema di post-produzione integrato, più o meno automatizzato e più o meno evoluto. Io cerco di lasciar decidere il meno possibile alla fotocamera, perché mi piace avere il controllo quasi totale sull'immagine finale, che deve rispecchiare nel miglior modo, con tutti i limiti tecnologici e culturali, la mia visione creativa iniziale. Per questo scatto sempre in RAW, una sorta di negativo digitale, che va per forza sviluppato.

Sono Curioso... spiegami un po' meglio Rick

Vuoi che ti spieghi del formato RAW? Il raw è un formato di file digitale che ancora non è un'immagine vera e propria. Raw infatti significa "grezzo", non pronto. D'altro canto, quasi sicuramente hai sentito nominare il Jpeg che, al contrario, è un'immagine già bell'e pronta (è il formato più diffuso al mondo).

La differenza tra i due la puoi immaginare così:

  • il Jpeg è il piatto cotto che ordini al ristorante o a domicilio. E' comodo, veloce e generalmente buono. A volte fa schifo e te lo mangi così. A volte è anche molto buono. Ma tu, l'hai solo sapiente ordinato, non hai praticamente possibilità di ritoccarlo in nessun modo, tranne forse aggiungere un pizzico di sale, un goccio d'olio, una spruzzata di limone. A volte il Jpeg è come uno di quei piatti precotti che compri al supermercato.
  • Il RAW invece è un contenitore pieno di tutti gli ingredienti crudi che ti servono per creare la tua prelibatezza. Hai ampia scelta, hai addirittura molti più ingredienti di quanti ti servano in quel recipiente, sta a te scartare e scegliere solo i migliori. Puoi amalgamarli fin che vuoi, e puoi decidere come e quanto cucinarli. Puoi dargli il tuo tocco artistico, che probabilmente è unico al mondo. Devi aver molta pazienza, dedizione e costanza per imparare a cucinare. Serve molto tempo anche a preparare ogni pietanza. A volte faranno schifo, ma faranno schifo a modo tuo. Pian piano faranno sempre meno schifo. A volte, sempre più spesso, saranno buone, e tu a volte le sentirai buonissime perché avrai fatto tutto tu, a cominciare dalla scelta degli ingredienti. Vuoi sentire un bonus? Se la prima ricetta non ti è venuta bene, poco male! Gli ingredienti iniziali sono ancora tutti lì! Pronti per essere rimescolati e ricucinati senza tu debba buttare mai niente nell'umido!

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Sì ma intendevo: Riccardino trasforma con dei filtri anche la persona che ritrae?

Non uso "filtri" per abbellire una persona. Ci sono delle tecniche per far risaltare le caratteristiche di un viso, o di un corpo. Prima di tutto bisogna lavorare in fase di scatto, usando sapientemente la luce (hai presente le luci alla barbaradurso? Ecco, hanno il loro perché. Una luce soffusa diluisce i "difetti" della pelle, li rende meno evidenti), poi in post-produzione tanti aspetti possono essere migliorati. Però ho una regola ferrea: dato che la mia missione è quella di raccontare una persona, e che penso non esistano difetti veri e propri, ma solamente caratteristiche distintive (e poca autostima) non creo ciò che non esiste. Non tolgo kili ad un corpo, perché non sono un dietologo. Non faccio ricrescere capelli dove c'è una simpatica pista d'atterraggio per elicotteri di soccorso, perché non sono tricologo. Non aggiusto denti rotti o storti perché non sono un dentista. 

Sono un fotografo. E credimi se ti dico che sei bellissimo così come sei. Sei bellissimo proprio perchè sei come sei. Te lo giuro. Sei diverso da ogni altra persona, e solo questo rende bello il mondo. Sai cheppalle se fossimo tutti bradpitti & angelinejolie?

Io tolgo volentieri tutto ciò che sarebbe sparito da solo nel giro di qualche settimana o mese, e che è evidente solo perché hai avuto la sfiga di farti ritrarre in quel momento. In altre parole, brufolini, peletti, sbavaturine di trucco e quant'altro possono sparire se ti danno fastidio. Ma sempre nel modo più naturale possibile.

Ah, ti chiedo una cortesia: non dire mai ad un fotografo "mettimi un filtrino!"... è avvilente e sminuisce anni e anni di lavoro e studio sulla post-produzione 😃 

Allora quanto ci metti a consegnare un servizio?

Beh dipende dal tipo di servizio... Posso affermare di essere diventato incredibilmente veloce a concludere, ma tutto dipende dalla quantità di foto che vuoi ti vengano consegnate, perchè prima vanno scelte, poi vanno sviluppate, e poi, se necessario, ritoccate una ad una.

Qual è il segreto della Vita? Eh Rick? Su dimmelo!

Ehm... sì vabbè per chi mi hai preso? Se hai aperto questa domanda per trovare davvero una risposta, e ora ti ritrovi invece con in mano solo un pugno di sorriso, mandami un messaggino whatsappino per dirmi: sì vabbè, ho il sorriso... ma mi hai messo anche tanta delusione addosso 😃